Disturbo antisociale di personalità, i sintomi e come affrontarlo
Ecco in cosa consiste il disturbo antisociale di personalità e quali sono le cause ed i possibili trattamenti.
Il Disturbo Antisociale di Personalità (DAP) è un disturbo di personalità che comporta un atteggiamento di indifferenza e violazione delle regole e dei diritti delle altre persone da parte di chi ne è affetto. Si tratta di un disturbo che si manifesta sin dall’adolescenza, e che può comportare serie conseguenze non solo per quanto riguarda i rapporti interpersonali, ma anche per quanto concerne il rapporto con la legge. Le persone che soffrono di tale disturbo infatti, tendono a non rispettare le regole, e per questa ragione compiono azioni illegali o immorali, oltre a manipolare le persone che le circondano.
Ecco quali sono i principali disturbi psicologici e come vengono classificati
Il soggetto affetto da Disturbo Antisociale di Personalità presenta uno scarso (o inesistente) rimorso nei confronti delle azioni compiute e delle loro conseguenze; si tratta di un soggetto tendenzialmente aggressivo e impulsivo, una persona che tende a manipolare le persone che ha intorno, per il proprio tornaconto personale. La persona con Disturbo Antisociale di Personalità non è capace di provare empatia nei confronti delle altre persone, non è in grado di scusarsi sinceramente per le azioni compiute e tende a mescolare storie reali a fatti completamente inventati, al punto tale che risulta difficile, per il suo interlocutore, riuscire a comprendere quale sia la verità. Inoltre, il soggetto affetto da DAP avrà un’alta autostima, un comportamento irresponsabile nella gestione delle sue relazioni interpersonali e una bassa tolleranza alla frustrazione.
Le cause del Disturbo Antisociale di Personalità
possono essere molteplici, e vanno dai fattori organici come squilibri ormonali, ai fattori ambientali come una separazione familiare, problemi di alcolismo in almeno uno dei componenti della famiglia o precedenti psichiatrici tra i propri familiari. Inoltre, fattori di rischio per il Disturbo Antisociale di Personalità sono la presenza di consanguinei di primo grado che hanno questo stesso problema, un’educazione trascurata e incoerente, episodi di abusi durante l’infanzia.
La diagnosi di tale disturbo viene eseguita nei pazienti che, prima dei 15 anni d’età, avevano già presentato sintomi del disturbo della condotta (ad esempio violazione dei diritti altrui, o di norme sociali), e deve essere eseguita da medici specializzati in questo tipo di disturbo.